L’USD Lentiai Calcio annuncia di aver affidato la panchina della prima squadra per la stagione 2025/26 a mister Christian Da Rold che si legherà alla società neroverde a partire dal prossimo 01 luglio. L’ex tecnico di Sospirolese e Cavarzano è stato scelto dai Ds Casanova e Dal Piva come nuova guida tecnica per il prossimo campionato che vedrà il Lentiai impegnato in Prima Categoria per il terzo anno consecutivo. Mister Da Rold lavorerà per costruire una rosa che possa essere competitiva e che sicuramente vedrà dei cambiamenti rispetto a quella che ha appena concluso questa stagione al 10° posto con 40 punti ottenuti. L’allenatore sedicense è molto motivato ed orgoglioso per il ruolo che andrà a ricoprire. Christian Da Rold ha esordito non ancora diciassettenne con la maglia del Limana (la società in cui ha mosso i primi passi anche nel settore giovanile, prima di trasferirsi a Feltre e a Belluno). Da allora ha giocato a Ponte nelle Alpi, Castion, Sedico, ancora Limana (dove è tornato per ben due volte), Mas di Sedico (al Fiori Barp, di cui è anche divenuto capitano) e Alpina (dove ha chiuso la sua carriera, agli ordini di mister Dino Da Rold, suo fratello). Christian ha segnato 49 gol in prima squadra. Tra i successi più importanti della sua carriera, Da Rold ricorda: “La stagione 2003-2004 quando a Limana abbiamo vinto la Prima categoria con Charlie Pierobon. Ricordo anche l’anno a Sedico con mio fratello Dino: eravamo in Seconda ed abbiamo giocato fino al 23 giugno per gli spareggi promozione che ci hanno permesso di approdare in Prima. Poi sono tornato a Limana dove abbiamo vinto di nuovo la Prima. A Sedico ho vinto un campionato anche qualche anno prima, con Imerio Salvador.  Nella foto seguente Christian Da Rold che con la maglia dell’Alpina chiuse proprio a Lentiai la propria carriera da calciatore.

Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a scegliere Lentiai?
“I risultati e la crescita di questa società negli ultimi anni sono sintomo di un lavoro fatto bene, ciò vuol dire che gli intenti sono quelli e la dimostrazione della nuova squadra juniores ne è un ulteriore prova. Non è stato difficile scegliere Lentiai conoscendo bene i Ds, persone di calcio che hanno dimostrato tanto sia da giocatori che da dirigenti. La mia motivazione personale è sempre la stessa da quando faccio questo mestiere, lasciare qualcosa di buono ai giocatori, dirigenti e società, ma soprattutto per me stesso”.

La stagione appena conclusa ha visto un Lentiai dai due volti: esaltante il girone di andata, con una marcia da retrocessione il ritorno. Che idea ti sei fatto?
“Non conosco bene le cause di questo e non è neanche giusto che io parli dell’operato dei miei colleghi. Ci saranno state delle problematiche sicuramente, ma conosco bene mister Curti e credo sia un allenatore preparato e vincente. Nel calcio come nella vita a volte non sempre le cose vanno come si vorrebbe. Una cosa però va sottolineata, 9 volte su 10 quando hai queste debacle si retrocede, invece la salvezza è stata centrata per cui va fatto un plauso a mister De Zaiacomo e ai giocatori. Non c’è mai niente scontato”.

Quali sono le prime cose su cui lavorerai? Sia a livello tattico che ambientale.
Credo che la ricetta vincente sia creare un giusto mix dentro e fuori dal campo. La creazione di un gruppo che creda in sé stesso principalmente ma che abbia anche unità d’intenti e non abbia timori di giocare allo sport più bello del Mondo. Dal punto di vista tattico non ho un credo o un modulo o una filosofia di gioco standard, questo dipenderà molto dalle caratteristiche dei giocatori che avrò. Sarà mio compito cerchere di metterli nelle condizioni migliori per rendere al meglio”.

Sicuramente cambierà parte della rosa, concordi che nel panorama provinciale Lentiai e la prima categoria rappresentino una destinazione di assoluto valore?
“Lentiai ha una storia importante nel panorama calcistico bellunese, ha strutture nuove e come dicevo prima, le idee e dirigenti competenti uniti alla voglia di crescere per diventare un punto di riferimento nella Sinistra Piave, cosa che già è sicuramente”.

Hai una lunga esperienza maturata sul campo, mentre da allenatore sarà la prima in questa categoria. Cosa ti aspetti da questa esperienza?
“Ritengo che l’esperienza maturata sul campo mi possa essere utile nel capire certi momenti o dinamiche di spogliatoio, ma fare l’allenatore è soprattutto molto altro. Il carisma su tutto, la capacità di farsi ascoltare e seguire. Da questa esperienza mi aspetto di divertirmi e far divertire, credo molto in quello che faccio per cui spero di essere contagioso”.

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Intervista e Grafica: Alex De Boni